Rete 7

RETE 7

L’emittente nasce dalla ceneri della vecchia Punto Radio Tv, rilevata dal Pci bolognese che nel 1983 la trasforma in Ntv Nuova Televisione.  per poi cederla nel 1985 al movimento cooperativo che la ribattezza  Rete7. La sua sede è in via Stalingrado a Bologna.  Molta informazione (due edizioni del tg al giorno), i festival dell’Unità, documentari, film costituiscono il primo palinsesto dell’emittente che irradia i suoi programmi dai canali uhf 21, 34 e 53. La società che gestisce l’emittente è vicina al movimento cooperativo e fa capo a Vincenzo Zamboni, fra gli altri dirigenti l’assessore comunale e manager Ennio Guerra, e Loris Mazzetti (regista cinetelevisivo, poi collaboratore di Enzo Biagi), la sede dell’emittente è in via Aldo Moro 16 a Bologna (fonte IL RESTO DEL CARLINO).  Molta attenzione anche allo sport con il programma cult IL PALLONE GONFIATO condotto da Alfeo Bigi (deceduto nel 1990). Fra gli altri collaboratori dell’emittente Gilberto Rivelli, Enrico Bucciani, Natalino Balasso, Maurizio Pagliani (noto come “l’imbianchino Duilio Pizzocchi”). Dopo avere aderito a Supersix, all’inizio degli anni ’90 Rete7 viene rilevata dall’imprenditore Gazzoni Frascara e aderisce al circuito Europa7. La nuova programmazione decisa dal direttore giornalistico e manager Fabio Raffaelli consiste in un tg locale, nella rubrica REGIONE IN, in incontri di calcio e di basket delle squadre emiliane e romagnole, e televendite (Rete7 Market), oltre ai programmi della syndacation (film, cartoni animati, Videobox, e Dadaumpa, un programma contenitore all’interno del quale vengono mandati in onda programmi di qualità acquisiti dalla Rai (ricordo gli spettacoli Hai visto mai con Lola Falana e la serie I racconti italiani). Negli anni ’90 Rete7 manda in onda film, telefilm, telenovelas, il Tg7, e nella fascia locale manda in onda un proprio tg, rubriche dedicate al basket e la rubrica Scacciapensieri.  Nella stagione 1993/1994 Rete7 manda in onda il programma ZONA FRANCA condotto da Gianfranco Funari. Nel  1999 questa emittente fu decisiva per l’elezione del candidato sindaco Giorgio Guazzaloca, primo cittadino non comunista eletto dal dopoguerra. Nel 2001 Rete7 viene rilevata dall’imprenditore reggiano Nino Spallanzani (già editore di TeleTricolore  di Reggio Emilia, Antenna 1 Modena, Radio Erre e della rivista COLLEZIONARE) che riesce a battere Giorgio Panto (interessato anch’egli ad acquisire l’emittente).   Rete7, pur conservando il logo storico, assume anche la denominazione di Etv Bologna, sul video compare anche il logo di Etv.    A dirigere l’emittente è ora Giovanni Mazzoni (fondatore di Teletricolore) che punta sull’informazione regionale, sullo sport, e da un orientamento cattolico all’emittente che stipula accordi con Sat2000 per la messa in onda di alcuni programmi dell’emittente della Conferenza Episcopale Italiana. e con TeleLombardia (per la messa in onda di QUI STUDIO A VOI STADIO).  Ma è indubbiamente l’autoproduzione a caratterizzare questa nuova fase della storia dell’emittente. Oltre all’Etg Bologna (trasmesso sul canale satallitare 819 insieme agli altri Etg), fra i programmi autoprodotti in questi ultimi anni segnaliamo: rubriche di attualità, gli speciali Etg, incontri di calcio e di basket, le rubriche RING, SPORT CALCIO, SPORT DAY, IL PALLONE GONFIATO, NEL 7, BASKET TIME SHOW, e, ancora, le rubriche Informatutto, Affari quotidiani, Pedalando in Emilia Romagna

Con l”avvento del digitale terrestre ha inizio la crisi di Rete7, le ragioni di questa crisi sono analoghe a quelle di altre tv locali: gli imprenditori hanno dovuto effettuare grossi investimenti tecnologici per essere pronti alla sfida del digitale terrestre ma la crisi economica sopraggiunta, la spietata concorrenza delle reti nazionali e la difficoltà delle persone anziane a sintonizzarsi con il digitale sono le ragioni.

L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari).  L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri.  Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri.  Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi).  Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti.  Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog

https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)

https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)

Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.

Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.

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Contattateci alla mail storiaradiotv@tiscali.it per fornirci ricordi e testimonianze, provvederemo a pubblicarle.

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