Johnny Dorelli. Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti con Pier Luigi Vercesi, Massimo Emanuelli e Cesare Borrometi il podcast

dorelli sorrisi 1Jonny Dorelli nasce a Milano il 20 febbraio 1937,  all’anagrafe si chiama Giorgio Domenico Guidi, è figlio del tenore Nino D’Aurelio, trascorre l’infanzia a Milano e nell’immediato dopoguerra si trasferisce in America con la famiglia. A New Jork inizia a studiare il pianoforte, a dodici anni partecipa quindi al Music Art e viene lanciato da Percy Faith nel programma televisivo Ken Murray Show, inizia quindi ad esibirsi nei teatri di New Jork e del New Jersey, al fianco di Lucille Baill, la grande occasione gli arriva con la partecipazione a By popular demand, quiz televisivo molto seguito negli Stati Uniti, dove il giovane Dorelli batte dodici concorrenti, raggiungendo in breve tempo una popolarità immensa e guadagnando una cospicua cifra di dollari. Nel 1951 incide il suo primo 78 giri: Arrotino/Famme durmì   Negli ambienti artistici newyorkesi si parla sempre più insistentemente di questo ragazzo prodigio, la popolarità del padre, la simpatia che ispira il figlio fanno dei Guidi una famiglia molto noto ed amata a New York. Un ulteriore occasione arriva a Dorelli grazie a Mike Bongiorno, allora presentatore di programmi per gli italiani d’America, che fa amicizia con papà Guidi e presenta alla televisione il giovane Giovanni, subito ribattezzato con il nome americano di Jonny e con il cognome derivato dalla storpiata pronuncia americana del cognome paterno D’Aurelio “Dou-re-llii”.  Gli incontri di Dorelli si fanno sempre più importanti, finisce persino a farsi conoscere ed apprezzare da Frank Sinatra. Ma la decisione famigliare di tornare in Italia costringe Dorelli a ricominciare da capo. Gli inizi sono duri, dopo essersi esibito nell’avanspettacolo nella compagnia napoletana deijonny dorelli giovane fratelli Maggio,  viene messo sotto contratto dalla Cgd di Teddy Reno che gli fa incidere alcune cover di brani statunitensi. Dorelli, che canta come un crooner, ottiene una grande popolarità con il brano CALYPSO MELDODY, ancora una volta grazie a Mike Bongiorno che lo invita alla trasmissione radiofonica IL MOTIVO IN MASCHERA, il brano supera le 100.000 copie di vendita, un record per il periodo. Grazie a tale passaggio radiofonico il nome di Dorelli comincia ad essere conosciuto dai discografici italiani che gli fanno incidere alcuni brani: Io songo americano, Oh baby kiss me, Refrain, Concerto d’autunno, Tipitipitoso Non ti vedo.     Caplypso melody diventa anche la colonna sonora del film Totò Peppino e le fanatiche nel quale avrà anche un cameo.  Partecipa quindi al jonny dorelli 1958Festival di Como nel 1957, poi è ospite di Mario Riva a IL MUSICHIERE. “Guadagnavo 7 mila lire al giorno: 4 a casa, 3 per vivere. Venni scritturato dalla Rai per Il Musichiere, ma feci solo tre puntate perché Ladislao Sugar all’inizio del 1958 mi spedì a Sanremo in coppia con Domenico Modugno. Avevo 20 anni, cantammo Nel blu dipinto di blue arrivammo primi.” Il 1958 è l’anno del primo trionfo ma anche di un grandissimo dolore: more infatti il padre di Dorelli: “Papà si sentì male in piazzale Cadorna, a Milano, dove aspettava il treno per Meda. Lo ricoverarono all’ospedale di Seregno, dove arrivò subito mio cugino Ventura, medico. Scosse la testa: “L’è mei ch’el vaga”, non c’era più niente da fare. È morto sull’ambulanza mentre lo portavamo a casa. Rimasi solo con tre donne: nonna, mamma e Ivana, mia sorella di 6 anni.” Dopo la morte del padre Dorelli perde la voce, che per fortuna riacquista dopo qualche mese, si ripresenta ancora con Domenico Modugno al Festival di Sanremo, il successo della coppia si ripete nel 1959 con il brano PIOVE.    A partire dagli anni ’60 Dorelli cerca di svincolarsi da Modugno partecipa alle edizioni 1960, 1961, 1962 e 1963 in coppia con Betty Curtis e Joe Sentieri, e presenta nuovi brani come Love in Portofino (contribuendo a farne un successo internazionale) i primi posti delle classifiche dei dischi più venduti, contribuendo in modo decisivo a farne un successo internazionale, quindi altri successi con Boccuccia di rosa, Montecarlo, Speedy Gonazales, My funny Valentine (Fantastica), Era settembre, Se tornassi tu, e Una marcia in fa, quest’ultima con Betty Curtis. Dorelli inizia anche una carriera di conduttore televisivo, il suo primo programma è BUONE VACANZE, con il Quartetto Cetra e l’orchestra diretta da dorelli bolero filmGorni dorelli sorrisi anni 60Kramer, che andrà in onda per quattro stagioni consecutive, nel 1964 sarà la volta del one man show JONNY 7 (da dove lancia il personaggio di Dorellik che sarà poi protagonista di un film), quindi propone JONNY DI SERA, SE TE LO RACCONTASSI, le sigle delle trasmissioni (Twist così, Io in montagna e tu al mare e Al buio sto sognando) ottengono un buon successo discografico. Gira un Carosello per la Galbani con lo slogan “Galbani vuol dire fiducia”. Fra il 196 e il 1965 escono gli album 30 anni di canzoni d’amore e Viaggio sentimentale, con canzoni dedicate a varie città: Firenze sogna, Rome by night, A faggy day (London town), Vienna Vienna, Nustalgia di Milan, Lisbona antica. Nel 1965 conduce il programma televisivo Parata Disney. 

Dopo essere stato mattatore di altri storici spettacoli televisivi (Alta fedeltà, Il giardino d’inverno, Il signore delle 21, Partitissima), dal 1966 conduce in radio GRAN VARIETA, il varietà della domenica mattina di Amurri, Jurgens e Verde per la regia di Federico Sanguigni senz’altro uno dei programmi più longevi della storia della radio pubblica italiana, Dorelli sarà fra i conduttori e i mattatori di questo programma che andrà in onda fino al 1979 presentandone il maggior numero di edizioni ed interpretando alcune delle sigle fra le quali ricordiamo L’amore è una gran cosa.

Nel 1967 Dorelli ritorna al Festival di Sanremo presentando L’IMMENSITA’, un evergreen della storia della musica italiana, incide anche Solo più che mai e Non è più vivere (cover dei brani di Frank Sinatra),  nel 1968 torna al Festival di Sanremo interpretando in coppia con Paul Anka La farfalla impazzita, brano di Mogol e Battisti.

dorelli lettera a pinocchioDorelli comunque continua la sua carriera di cantante per tutti gli anni ’60 proponendo altre hits quali Tipi da spiaggia, Carissimo Pinocchio (brano vincitore della prima edizione dello Zecchino d’Oro), Meravigliose labbra, Julia, Montecarlo

Dorelli ritorna al Festival di Sanremo nel 1968 e nel 1969, quindi presenta CANZONISSIMA con Raimondo Vianello e le gemelle Kessler, è ancora nell’immaginario collettivo di molti italiani la sigla (interpretata anche dallo stesso Dorelli) di quella fortunata edizione: Quelli belli come noi.

Nel corso degli anni ’70, pur non trascurando l’attività canora (fra i suoi successi ricordiamo L’appuntamento, Il gioco dell’amore, Per chi, Non so più come amarlo, Non mi innamoro più, Proviamo a innamorarci, Una serata insieme a te (queste ultime cantate in coppia con Catherine Spaak), Le rose sono rosse, Che bestia) si dedica al cinema e al teatro. Dopo avere avuto una relazione con Lauretta Masiero (dalla quale avrà il figlio Gianluca) Dorelli si lega dapprima a Chaterine Spaak, poi a Gloria Guida.

dorelli il cappotto di astrakanSul grande schermo Dorelli aveva esordito negli anni ’50 in piccole parti in film quali CANTANDO SOTTO LE STELLE, TOTO’ PEPPINO E LE FANATICHE, LE RAGAZZE DI PIAZZA SAN PIETRO, TIPI DA SPIAGGIA, DESTINAZIONE SANREMO, il suo primo ruolo come protagonista è stato in ARRIVA DORELLIK per la regia di Steno, figura caricaturale di Diabolik ispirato al fumetto delle sorelle Giussani. Il film porta al successo anche la canzone  Arriva la bomba (che anni dopo ispirerà, per sua stessa ammissione, Zucchero per la canzone Il grande Baboomba). Dopo avere interpretato la colonna sonora in versione italiana del film Love story e Parla più piano (colonna sonora del film Il padrino) Dorelli è diretto da registi come Giuliano Montaldo, Nanny Loy, Luigi Magni, Marco Vicario, Pasquale Festa Campanile, Luigi Zampa, Luciano Salce.  Anche al cinema Dorelli ha saputo alternare ruoli drammatici in film d’autore (L’AGNESE VA A MORIRE di Giuliano Montaldo, PANE E CIOCCOLATA di Franco Brusati, IL CAPPOTTO DI ASTRAKAN di Marco Vicario, STATE BUONI SE POTETE per la regia di Luigi Magni con musiche di Angelo Branduardi, IL MURO DI GOMMA di Dino Risi) a commedie all’italiana: UNA SERA CI INCONTRAMMO di Piero Schivazzappa, LA PRESIDENTESSA di Luciano Salce AMORI MIEI di Steno, MI FACCIO LA BARCA di Sergio Corbucci, A TU PER TU di Bruno Corbucci, SESSO E VOLENTIERI di Dino Risi).

dorelli aggiungi un posto a tavolaIn teatro Dorelli si esibisce in Aggiungi un posto a tavola, Accendiamo la lampada, Ma per fortuna c’è la musica, Una bottiglia piena di ricordi, Se devi di re una bugia dilla grossa, Promesse promesse, Niente sesso siamo inglesi. Il suo più grande successo teatrale resta AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, ottime anche le vendite e la notorietà della colonna sonora musicata da Armando Trovaioli.    Nel 1983 Dorelli ritorna in tv come conduttore presentando PREMIATISSIMA su Canale5, successivamente interpreta il maestro Perboni nel CUORE televisivo di Luigi Comencini, nel 1988 è Zeno Cosini in LA COSCIENZA DI ZENO per la regia di Sandro Bolchi.    Nel 1983 è fra i mattatori di Premiatissima con Amanda Lear, Nadia Cassini, Gigi e Andrea e Gigi Sabani su Canale, programma del quale condurrà quattro dorelli 1983edizioni; nel 1989 Dorelli conduce su Canale5 FINALMENTE VENERDI’ con Heather dorelli sorrisi 1986Parisi, sempre nel 1989 conduce il Festival di Sanremo con Gabriella Carlucci, quindi conduce l’edizione 1991/1992 di FANTASTICO al fianco di Raffaella Carrà, nel 1992 compare nella fiction MA TU MI VUOI BENE? con Monica Vitti, nel 1994 è la volta della serie tv MA TU MI VUOI BENE?, nel 1997 interpreta con Loretta Goggi la sit-com DUE PER TRE. Negli anni ’90 esce una compilation di brani canori interpretati da Dorelli (che ha partecipato a nove edizioni del Festival di Sanremo, al Festival di Napoli, a Un Disco per l’Estate e a Canzonissima) con alcune chicche quali E penso a te,  Il concerto del mare e Fischia il vento, urla la bufera. Sempre negli anni ’90 Dorelli lavora in jonny dorelliteatro con Paolo Villaggio (in IL VIZIETTO) e Loretta Goggi, ed interpreta anche alcuni film-tv. Nel 2002 Dorelli torna in televisione nella veste di conduttore di SETTE IN CONDOTTA, un programma per bambini, nel 2005 oltre ad essere in teatro (I ragazzi irresistibili) è interprete del film di Pupi Avati Ma quando arrivano le ragazze, è tornato, dopo quindici anni di assenza torna alla musica con la sua voce unica e il suo carisma d’eccezione ad interpretare un grande repertorio di grandi successi internazionali con The swingin’ man, truck list di grandi successi americani ed italiani.  Nel 2007 la sua partecipazione  al Festival di Sanremo, dove mancava dal 1969, johnny-dorelli 2018fa notizia. Dorelli infatti ha partecipato a ben otto edizioni del Festival e, unitamente a Domenico Modugno, Nilla Pizzi e Nicola Di Bari, è l’unico ad avere vinto la manifestazione per due volte consecutive.  Dorelli sempre nel 2007 partecipa al Gran Galà per i cinquant’anni dello Zecchino d’Oro, Lettera a Pinocchio viene definita “la canzone regina dello Zecchino d’Oro“. Nel 2011 riceve il riconoscimento speciale Leggio d’Oro Alberto Sordi.  Torna in televisione dopo anni di assenza il 4 febbraio 2018 ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Dorelli torna ospite di Fabio Fazio il 4 ottobre 2020 per presentare il libro scritto con il giornalista del Corriere della Sera Pier Luigi Vercesi Che fantastica vita.  Nel dicembre 2020 ben tre puntate della trasmissione radiofonica Stile italiano la storia della canzone italiana raccontata dai suoi protagonisti, ideata e condotta da Massimo Emanuelli in onda su un circuito di emittenti radiofoniche, saranno dedicate a Johnhy Dorelli. 

Ascolta i pdocast con le tre puntata integrali

I puntata

II piuntata

III puntata

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