TeleBelluno Dolomiti

TELEBELLUNO-DOLOMITI

di Massimo Emanuelli


Il 6 dicembre 1974 nasce per iniziativa di un gruppo di persone interessate a dare una nuova voce al progresso economico e culturale della provincia di Belluno, TeleDolomiti , la prima emittente della provincia di Belluno, una delle prime del Veneto. Il 4 gennaio 1975 viene registrata la testata giornalistica presso la Cancelleria del Tribunale di Belluno. Nel febbraio 1977 l’emittente si converte all’etere; film, telefilm, cartoni animati, il programma di Maurizio Seymandi SUPERCLASSIFICA SHOW costituiscono il primo palinsesto, fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 inizia un notiziario locale. Su Teledolomiti si esibisce spesso il popolare gruppo dei Belumat.     Nel 1981 un gruppo legato all’Associazione Industriali di Belluno, mosso da interessi culturali, economici e politici, crea Telebelluno, seconda emittente della provincia. Telebelluno propone un notiziario locale, sport, film e telefilm, nel 1985 segue le gare delle Universiadi che si svolgono a Belluno.   Nel 1989, alla vigilia dell’avvento delle legge Mammì, TeleDolomiti Telebelluno si fondono dando vita a Tele Dolomiti – Tele Belluno, vengono unificate le attrezzature e il personale delle due emittenti. Nella stagione 1993/1994 l’emittente manda in onda il programma ZONA FRANCA condotto da Gianfranco Funari. La fusione porta alla nascita di una s.r.l. e a un miglioramento, ma vi è anche un sovradimensionamento che appesantisce la struttura portando l’emittente a una crisi profonda sfociata nel 1995 con la messa in liquidazione della società. La crisi viene superata nella seconda metà degli anni ’90, l’emittente aderisce al consorzio Cinquestelle, ma sul finire del decennio riprenderà ad essere autonoma. Vengono ristrutturati i programmi e l’organico e con un’oculata amministrazione fedele al vecchio principio “il passo secondo la gamba”. In una decina d’anni (dal 1995 al 2005) vengono pagati i debiti lasciati dalla precedente gestione, vengono ricostruite le strutture, si acquista una nuova sede, viene riacquisita credibilità e audience. Vengono escluse televendite, cartomanzie, maghi ed indovini, programmi di giochi d’azzardo e del lotto, e programmi erotici.
L’emittente si propone ogni giorno al pubblico con un’ampia offerta televisiva che spazio dall’intrattenimento all’informazione, poichè ogni bellunese sappia sempre ciò che accade nelle sue splendide vallate, anche senza uscire di casa.  Nel 2002  sono stati celebrati solennemente con tutte le Autorità della Provincia di Belluno i venticinque anni di attività.

Attualmente la denominazione ufficiale dell’emittente è ancora Tele Belluno – Tele Dolomiti, ma si usa per brevità e per comodità soltanto Tele Belluno, e, più raramente Tele Dolomiti. La pubblicità è gestita dalla concessionaria Dieci & Lode.   Gli ascolti sono ottimi, dovuti soprattutto al fatto di essere l’unica televisione che opera nella provincia di Belluno, e che quindi dedica molto spazio ai problemi, ai fatti e ai paesi della provincia. Il gruppo ha anche radio Belluno storica emittente.
Oggi manda in onda un tg locale in 4 edizioni (13,15; 17,30; 19,30 e 22,30), l’edizione di punta (quella delle 19,30) ha una media di 110.000-120.000 spettatori, una cifra altissima se tiene conto che gli abitanti della provincia di Belluno sono 210.000. Molte sono le rubriche giornaliere che raggiungono i 50.000-60.000 spettatori. La redazione è composta da quattro giornalisti, vari collaboratori esterni, in settori e luoghi diversi, alcuni molto attivi. L’emittente conta inoltre di cinque tecnici e un amministrativo, i suoi proventi derivano dalla pubblicità, dalla produzione e dalla vendita di servizi.   Fiore all’occhiello del palinsesto sono gli argomenti e le rubriche locali: 12 ore giornaliere, che occupano le ore centrali e più importanti per l’audience (fascia serale dalle 18 alle 24, e fascia del mezzogiorno), fra i programmi cult vi è quello del Maestro Celestino Vallazza, seguitissima è la rubrica settimanale MONTAGNE DELLA PROVINCIA; comunque sono numerose le rubriche di argomento locale, alcuni talk-show, dibattiti con dialogo fra il conduttore e l’intervistato, ripresa di conferenze. Fra i programmi presenti nel palinsesto ricordiamo il TB7 (un rotocalco in onda la domenica), GRAND’ANGOLO (a cura di Assindustria Belluno), LA PROVINCIA (quindicinale a cura dell’Ascom Belluno), OBIETTIVO ANZIANI, A PROPOSITO DI SINODO, MOTORING, DINTORNI FAMIGLIA, MONDO AGRICOLO, VERDE A NORDEST, LA NOSTRA SALUTE, TELESPORT.
Telebelluno non trascura la sua anima cristiana attraverso celebrazioni e riti, spazi dedicati al culto e alla preghiera sia autoprodotti, sia in collaborazione con il network nazionale Sat 2000.   TeleBelluno è molto vicina alla gente, non scimmiotta Rai e Mediaset, e riesce a mantenere la fiducia dei telespettatori e degli inserzionisti pubblicitari.   L’emittente copre l’intera provincia di Belluno, con 69 comuni, e sconfina fuori provincia arrivando fino a Vittorio Veneto. Per la copertura del territorio Tele Belluno deve gestire oltre una cinquantina di ripetitori, data la conformazione montagnosa del territorio e la presenza di molte vallate. Per tre ore al giorno TeleBelluno trasmette anche sul digitale terrestre.
Direttore dell’emittente è Don Lorenzo Dell’Andrea, amministratore è Andrea Cecchella.  In occasione delle Olimpiadi invernali 2006 Telebelluno Dolomiti ha proposto immagini di filmati d’epoca nell’ambito della serata LA NEVE DI CINQUE COLORI: OLIMPIADI CORTINA ’56 – UNIVERSIADI BELLUNO ’85. Fra le chicche un’immagine di Dino Buzzati che seguì l’edizione dei giochi olimpici di Cortina, spezzoni dei cinegiornali del 1956 recuperati dall’Istituto Luce che mostravano al pubblico dei cinema, in un’Italia, ancora sostanzialmente priva di televisione – le immagini delle gare olimpiche. E, ancora il film, GHIACCIO DI OLIMPIA, del regista Mario Fantin (molto noto per il film ITALIA K2 sulla vittoriosa scalata del 1954), un breve e prezioso documento sulle gare dell’allora nuovissimo Palazzo del Ghiaccio di Cortina,  dall’archivio di Telebelluno è stato ritrovato e mandato in onda il filmato delle Universiadi del 1985.

Intervista a Don Lorenzo Dell’Andrea, direttore di Telebelluno.

Da quanti anni esiste questa tv?
Telebellunodolomiti è’ una delle primissime televisioni private in Italia (con Telebiella e pochissime altre).

L’atto costitutivo di Teledolomiti presso notaio è datato 6 dicembre 1974

La registrazione della testata giornalistica presso la cancelleria del tribunale di Belluno è del
4 gennaio 1975

2C’è stata un’evoluzione da quel tempo ad oggi?

L’emittente è nata come Teledolomiti  Nel 1981 è nata una seconda emittente bellunese: Telebelluno, che ha iniziato le trasmissioni nel 1983.  Nel 1989 le due emittenti – Teledolomiti e Telebelluno – si sono fuse, creando l’unica realtà di Telebellunodolomiti, consistente dell’apporto organizzativo, di personale e di attrezzature delle due emittenti.  Dal punto di vista societario è una SRL (Società a Responsabilità Limitata). la fusione del 1989 ha portato ad un miglioramento, ma ha creato un sovradimensionamento, che ha appesantito la struttura, fino a portarla ad una crisi profonda sfociata nel 1995 con la messa in liquidazione della Società. La crisi del 1995 è stata fortunatamente superata con la ristrutturazione dei programmi e, dell’organico e con una oculata amministrazione fedele al vecchio principio «il passo secondo la gamba».   Lentamente in una decina d’anni – dal 1995 al 2005 – si sono pagati i debiti lasciati dalla precedente gestione (circa un miliardo e mezzo di lire), si sono ricostituite le strutture, si è acquisita una nuova sede, ma soprattutto si è riacquistata credibilità e audience.

Chi è il vostro editore?
Telebelluno SRL

È sempre stato lo stesso fin dall’inizio?
Nelle sostanza sì, anche se i nomi sono cambiati, a causa delle fusioni. Teledolomiti e Telebelluno sono divenute Telebellunodolomiti e tutti i soci di Teledolomiti Srl sono confluiti in Telebelluno Srl.  Oggi i nomi usati sono indifferentemente Telebelluno (che per brevità è il più frequente), Telebellunodolomiti e anche Teledolomiti. Alcuni soci attuali sono gli stessi che hanno sottoscritto le quote quasi una trentina d’anni fa e che nei momenti di difficoltà hanno sempre ricapitalizzato con fiducia..

Quali sono i vostri ascolti, contatti in media? L’audience?

Gli ascolti sono ottimi, dovuti soprattutto al fatto di essere l’unica televisione che opera esclusivamente nella Provincia di Belluno, e che quindi dedica molto spazio ai problemi, ai fatti e ai paesi della provincia.  Il telegiornale delle 19.30 ha una media di 110.000-120.000 ascoltatori. Una cifra altissima se si tiene conto che gli abitanti della provincia di Belluno sono 210.000.   Molte rubriche giornaliere raggiungono i 50.000-60.000 telespettatori.  Si hanno molte testimonianze di telespettatori che seguono soltanto o prevalentemente Telebelluno (vedasi in proposito la testimonianza del Maestro Celestino Vallazza, al n. 16 dell’allegato “Venticinquesimo della prima trasmissione”)

Quale è l’area di copertura dell’emittente?
Tutta la provincia di Belluno. Sono raggiunti tutti i 69 comuni della provincia. Unica eccezione fuori provincia: la città di Vittorio Veneto e dintorni.   Per la copertura del territorio Telebelluno deve gestire oltre una cinquantina di ripetitori, data la conformazione montagnosa del territotio e la presenza di molte vallate.

In redazione di quanti giornalisti potete contare?
Quattro (con caratteristiche diverse)

Tutti interni o avete anche collaboratori esterni?
Ci sono vari collaboratori esterni, in settori e in luoghi diversi, alcuni molto attivi.

Di quanti tecnici può contare questa tv?
Cinque più un amministrativo.

Quali sono le risorse economiche primarie di questa tv?
Unicamente due: pubblicità e produzione e vendita di servizi

Televendite? (cartomanzia…)
Telebelluno dal 1995 in poi ha escluso positivamente
i. le televendite
ii. la cartomanzia
iii. maghi e indovini
iv. propaganda dei giochi d’azzardo e del lotto
v. ogni programma porno

Pubblicità?
È stata incentivata la pubblicità locale che è gestita alla concessionaria “Dieci & lode”

Finanziamenti pubblici?
Non ci sono particolari finanziamenti, se non i contributi previsti dalla Legge sull’editoria e dalla normativa relativa alle televisioni private. Si tratta comunque di una apporto molto modesto, essendo calibrato sulle ridotte dimensioni dell’azienda.

Quante sono le edizioni del tg al giorno?
Telegiornale delle 19.30, durata mezz’ora   Telegiornale delle 22.30, durata mezz’ora, ripetizione di quello delle 19.30, salvo eventuali modifiche o integrazioni se vi sono gatti particolari    “TG flash”, telegiornale delle 13.15, durata di 15 minuti, con sintesi del giorno prima e nuove informazioni della mattinata    TG flash”, ripetizione di “TG flash” delle 13.15, salvo aggiornamenti in casi particolari.

Su quale pubblico punta questa tv?
Su tutti i 210.000 abitanti della provincia, senza alcuna distinzione   Naturalmente alcuni programmi settori particolari, ma la diversità e il numero dei programmi fa sì che tutti siano interessati a Telebellunodolomiti

Com’è organizzato il palinsesto?
a. Sostanzialmente è diviso in due settori, quello di argomenti locali e quello di argomenti generali
b. Più o meno sono dedicate al locale 12 ore giornaliere e al generale altre 12 ore al giorno
c. Il locale occupa le ore centrali e più importanti per l’audience; (fascia serale (dalle 18 alle 24) e fascia di mezzogiorno e altri momenti ritenuti importanti;
d. Quello generale è une necessità, essendo impossibile produrre direttamente per coprire tutte le 24 ore;
e. Quello generale però deve essere di qualità (cosa che abbiamo risolto con un accordo per la ritrasmissione di programmi di SAT2000, assolutamente di ottima qualità).

Quali comparti dell’organizzazione di un’emittente televisiva, secondo lei, devono essere considerati assolutamente essenziali?
a. La cronaca locale con un buon telegiornale locale
b. Numerose rubriche tutte di argomenti locali

22. Che prodotti prediligete nella programmazione e quali assolutamente non realizzate? Talk show, sport, televendite, maghi…
a. Non realizziamo assolutamente per positiva esclusione
– televendite
– cartomanzia
– maghi e indovini
– propaganda dei giochi d’azzardo e del lotto
– programma pornografici
b. bon realizziamo Talk show
c. preferiamo invece i dibattiti,
il dialogo tra il conduttore e l’intervistato,
la ripresa di conferenze, ecc.
d. per i programmi che preferiamo“Programmi autoprodotti – telegiornali e rubriche locali di Telebelluno” r “Rubriche locali di Telebelluno di prossima realizzazione”

Quali i difetti e quali i pregi pensa siano da attribuire a questa tv?
Non manchiamo di difetti, ovviamente; in quanto ai pregi non sta a me attribuirli a Telebelluno: preferiamo lasciarlo fare ai telespettatori. Un pregio comunque lo voglio evidenziare: lo sforzo di essere rigorosamente locali e vicini alla gente.

Avete un motto?
No

A quanto ore ammonta la vostra trasmissione in DTT, digitale terrestre?   A tre ore e mezza giornaliere (24 ore settimanali). La trasmissione in DTT avviene non solo su una tratta, ma sull’intera rete, opportunamente predisposta al doppio uso, digitale e analogico.

Cosa vede nell’avvento del digitale terrestre? Un’opportunità o un peso per le tv private, in particolar modo per questa tv?

Al momento attuale un notevole aggravio economico e uno sforzo enorme sul piano tecnologico  Nei tempi medi e lunghi una preziosa opportunità

Che funzioni prenderanno le tv locali in futuro? Che progetti futuri ha per questa tv?
La TV locale (che sia davvero “locale”, non solo per la piccola dimensione e l’ubicazione, ma nello spirito e nei contenuti), avrà certamente sempre seguito e successo.   I progetti sono tanti, tutti riassunti nell’impegno a servire davvero la “nostra gente” (quella della provincia di Belluno).

Ultimi e recentissimi cambiamenti?
Sul paino tecnologico moltissimi, legati all’introduzione del digitale (che comunque da tempo utilizziamo in varie forme).   Sul piano dei programmi, abbiamo introdotto ultimamente nuove realizzazioni (come, per fare un esempio, la seguitissima rubrica settimanale sulle Montagne della Provincia)

Quali sono i punti di forza del suo operato e dell’attuale programmazione televisiva?
La fedeltà al locale, la vicinanza alla gente

In quale modo le tv locali potranno trovare una stabilità economico-aziendale?
a. Fare il passo secondo la gamba
b. Ricordarsi che è meglio un programma in meno che un debito in più
c. Non scimmiottare Rai o Mediaset
d. Ottenere e mantenere la fiducia dei telespettatori e degli inserzionisti pubblicitari

Quanti e quali limiti vengono dall’esterno a rallentare l’operato della tv oggi?
a. Un ostacolo viene dai molti adempimenti burocratici
b. Soprattutto sono di nocumento le incertezze delle norme
c. Limiti veri e propri non ne vengono, se si sta nell’ambito della norma.

Che funzioni attribuirebbe alla tv privata rispetto alla tv nazionale?
a. Non ritengo esatto contrapporre «TV privata» a «TV nazionale»: le televisioni Mediaset sono “nazionali”, ma “private”. A “privato” si oppone “pubblico”, a “Nazionale” si oppone “regionale” o “locale”
b. Pensando che al posto di “privata” debba leggersi “locale”, sia nel notiziario Teledolomiti, sia in varie parti della celebrazione del Venticinquesimo.

Che diversi servizi o prodotti può proporre la tv locale?
La TV locale “deve” produrre servizi diversi da una TV nazionale, pena la sua inutilità e la sua morte.  La TV locale ha la possibilità di essere e deve essere la “voce della gente”. Può vivere la stessa vita della gente. E’ in consonanza con i problemi della gente. Interpreta le aspirazioni della gente e dà loro il meritato rilievo.  Quando poi si dice “gente” non ci si riferisce a qualcosa di astratto, ma alla gente con nome e cognome, alla gente reale e non a quella interpretata dai sociologi o filtrata dai sondaggi e dalle statistiche.

Cosa pensa delle altre tv private venete? Qual è, per lei, la migliore e qual è la peggiore?
Le conosco molto poco, di conseguenza, non sono in grado di esprimere alcun giudizio.

L’idea di mettere in rete (impresa titanica) la storia delle radio e delle televisioni locali nasce nel 2005 per iniziativa di Gigi Vesigna (giornalista, direttore storico di Tv Sorrisi e Canzoni), Massimo Emanuelli (docente e giornalista di Millecanali, pioniere della radiofonia), Maurizio Seymandi (giornalista e mitico conduttore di Superclassifica Show), Pino Callà (regista e produttore televisivo), Enzo De Mitri (giornalista, critico televisivo de La Notte, collaboratore di Gianfranco Funari).  L’avere vissuto da angolazioni diverse (carta stampata, radio e tv) il periodo pionieristico, l’avere visto nascere e crescere tante emittenti locali, l’avere conosciuto ed intervistato molti dei protagonisti, oltre agli archivi dei fondatori, rende agevole (anche se infinito) il lavoro dei nostri.  Con il passare dei mesi i fondatori vengono contattati da molti pionieri che forniscono ulteriori testimonianze, ricordi e materiale. Si uniscono al gruppo Massimiliano Marchi, Ruggero Righini, Gianfranco Guarnieri, Agostino Rosa ed altri.  Per ogni regione d’Italia viene individuata una memoria storica/corrispondente, aumenta il numero delle interviste mensili e dei contatti del portale. Nascono intanto (giustamente e citando la fonte) analoghe iniziative a livello regionale, con scambi di link e collaborazioni proficue (particolarmente interessante il lavoro di un altro pioniere, Massimo Lualdi).  Nel 2015 scompare Gigi Vesigna, in segno di lutto e di rispetto il sito non viene più aggiornato. Dopo un lungo periodo di silenzio i pionieri superstiti decidono di riattivare il sito (è in ristrutturazione, sarà aggiornato e rilanciato con nuova grafica su un nuovo dominio). Molto è ancora il materiale da pubblicare ed inserire, molte sono ancora le interviste da fare, pian piano accontenteremo tutti.  Al momento alcune schede vengono rilanciate su due blog

https://storiaradiotv.wordpress.com/ (radio)

https://massimoemanuelli.wordpress.com/ (tv ed interviste varie)

 

Gradualmente sarà inserito anche materiale audio e video del nostro archivio e materiale che i pionieri ci stanno inviando.

Purtroppo qualcuno nel frattempo aveva copiato l’intera linea editoriale del portale (e non solo gli articoli) senza ritegno e non rispettando il diritto d’autore dei collaboratori che vantano tantissimi anni di lavoro e ricerca (molti degli articoli erano usciti su testate nazionali). Già in passato avevamo fatto una causa (vinta) per la copiatura di alcune schede, ma copiare l’intera linea editoriale annunciando di copiare l’intero sito è a dir poco folle. Disponibili a collaborare con chiunque citi le fonti e ci proponga scambi e confronti, non possiamo però transigere con chi plagia pedissequamente. Tutti coloro che hanno ulteriori notizie o proposte farci scrivano alla mail storiaradiotv@tiscali.it provvederemo ad integrare le schede e a citare gli autori.

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Contattateci alla mail storiaradiotv@tiscali.it per fornirci ricordi e testimonianze, provvederemo a pubblicarle.

 

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