Erminio Macario

macarioErminio Macario nacque a Torino il 27 maggio 1902 da una famiglia molto povera, iniziò a recitare da bambino nella compagnia filodrammatica della scuola, debuttò nel 1921 nel teatro, passò quindi nella compagnia di Giovanni Molasso.  Si contraddistinse inizialmente come mimo, nel 1925 venne scritturato come “comico grottesco” al fianco della famosissima soubrette Isa Bluette con la quale lavorò per quattro anni.  Nel 1930 fondò una sua compagnia teatrale, nel 1937 scritturò Wanda Osiris. Iniziò a diventare famosissimo e fu talent scout lanciando ballerine ed attrici:  Tina De Mola, Olga Villi, Isa Barzizza, le sorelle Nava (Pinuccia, Diana, Lisetta e Tonini), Elena Giusti, Lily Granado, Marisa Maresca, Lauretta Masiero, Dorian Gray, Flora Lillo, Marisa Del Frate, Lucy D’Albert, Valeria Fabrizi, Sandra Mondaini e Lea Padovani, apprezzate in seguito come attrici cinematografiche. Pur senza trascurare il teatro passa al cinema, il suo esordio fu con un piccolo ruolo nel film muto Sole di Alessandro Blasetti, poi fu protagonista di Aria di paese, Imputato, alzatevi! per la regia di Mario Mattoli e soggetto di Vittorio Metz e Marcello Marchesi), Lo vedi come sei… lo vedi come sei?, Il pirata sono io!  e Non me lo dire!. Per tutti gli anni ’40 Macario, ormai il “re della rivista italiana” lavorò in teatro.  Nel dopoguerra si divide fra avanspettacolo, teatro e cinema. Interpreta per il grande schermo parecchi film fra i quali ricordiamo: Come persi la guerra per la regia di Carlo Borghesio, Come scopersi l’America sempre per la regia di Borghesio.

Nel 1951 Macario effettua una trionfale tournée trionfale in Francia, negli anni ’50 ancora cinema:La famiglia Passaguai fa fortuna regia di Aldo Fabrizi (1952),  Io Amleto regia di Giorgio Simonelli (1952), Italia piccola regia di Mario Soldati (1957), La cambiale regia di Camillo Mastrocinque (1959), in teatro lavora al fianco di Sandra Mondaini e Marisa Del Frate, interpreta anche Febbre azzurra e Le 6 mogli di Enrico VIII. Compare in televisione in Macarietto scolaro perfetto (1956), Carlo Alberto, farsa con Carlo Campanini e in tanti sketch di Carosello.
Negli anni ’60 ancora tanti film in molti dei quali fa da spalla a Totò: Totò di notte .1 regia di Mario Amendola (1962), Uno strano tipo regia di Lucio Fulci (1962), Lo smemorato di Collegno regia di Sergio Corbucci (1962), Toto sexy regia di Mario Amendola (1963), Totò contro i quattro regia di Steno (1963), Il monaco di Monza regia di Sergio Corbucci (1963) e il musicarello Lisa dagli occhi blu regia di Bruno Corbucci (1969) tratto dall’omonima canzone di Mario Tessuto.
 
Macario incide anche dischi a 78 giri, 45 giri e 33 giri.  Nel 1970 torna in teatro allo stabile di Torino con Le miserie di Monsù travet, quindi si dedica alla trasposizione televisiva di alcune sue commedie di successo: Achille Ciabotto medico condotto (1971-1972), Carlin Ceruti sarto per tutti (1974), recita nel film di Paolo Nuzzi Il piatto piange del 1974. Sempre nel 1974 è protagonista di una puntata di Milleluci con Mina e Raffaella Carrà dedicata al genere del varietà.  E’ del 1975 il varietà televisivo Macario uno e due. Quindi  è ancora in teatro accanto a Rita Pavone (da cui nel 1976 fu ricavato l’omonimo film di Mario Amendola.  Nel 1977 è di nuovo in teatro con la commedia ERMINIO MACARIOtratta da Molière Sganarello medicosifaperdire, scritta da suo figlio Mauro e Carlo Maria Pensa. Nel 1978 la Rai gli tributa un altro varietà, Macario più, sei puntate tra prosa e rivista in cui l’attore ripercorre le tappe della sua lunga carriera all’insegna di un umorismo gentile, immediato e popolare. Nel 1979 spopola con il brano Ciao nonnino ed è protagonista dello spettacolo televisivo Buonasera con… Eminio Macario per la regia del figlio Mauro, la sua ultima interpretazione sul grande schermo è Oplà per la regia del figlio Mauro
Erminio Macario muore a Torino il 26 marzo 1980.
 
 

 

 

 
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