Giovedì 2 febbraio alle 22 a I top di Antenna3 Walter Chiari dall’archivio dell’emittente giovedì 2 febbraio alle 22 su Antenna3 Lombardia

 

Giovedì 2 febbraio alle ore 22 su Antenna 3 Lombardia (canale 11 del digitale terrestre) serata in ricordo di Walter Chiari, ospite Patrizia Caselli, con Marica Orlandi e Alessandro Di Milla, conduce Stefano Golfari, regia di Fausto Ferrati.

Walter Michele Armando Annicchiarico, così si chiamava all’anagrafe, nacque a Verona il 24 marzo 1924 da genitori pugliesi, la madre era amica della mamma di Gigi Vesigna, futuro direttore di Tv Sorrisi e Canzoni. Nel 1931 Walter si trasferì a Milano con i genitori, la sua prima abitazione milanese fu in via Ancona. Iniziò a lavorare come operaio all’Isotta Fraschini parallelamente intraprese la carriera di pugile. Poco dopo, a seguito di uno sfortunato incontro di boxe, il giovane Annichiarico deve interrompere la carriera di pugile per intraprendere quella di attore. Nel 1944 Walter, che assume il nome d’arte Walter Chiari, viene assunto dall’Eiar per una trasmissione radiofonica nel corso della quale presenta per la prima volta alcuni degli sketches che lo renderanno famoso. Sempre nel 1944 debutta come attore al teatro di prosa Olimpia di Milano, da questo momento si cimenterà in tutti i generi: rivista, cinema, prosa, teatro, radio e televisione. Portato al monologo, ma ottimo anche al fianco di altri attori: le sue spalle più famose saranno Carlo Campanini e Renato Rascel. Fra seconda metà degli anni ’40 e la prima metà degli anni ’50 Chiari si esibirà in spettacoli indimenticabili: Se vi bacia Lola, Simpatia, Allegro, Burlesco, Gildo, Sogno di un Walter, Tutto fa Broodway, Oh quante belle figlie Madama Dorè. Dalla rivista da camera (famosissime Controcorrente di Metz e Marchesi con il giovane Domenico Modugno e I saltimbanchi di Terzoli e Silva). Walter Chiari passò quindi al musical: Un mandarino per Teo con Ave Ninchi, Buonanotte Bettina di Garinei e Giovannini con Wanda Osiris, nei panni di sua suocera, e di Delia Scala prima e Alida Chelli, poi, nei panni della moglie. Chiari ebbe fama di playboy, fra le sue conquiste vengono annoverate Mina, Gloria Guida, Ava Gardner, Anna Maria Rizzoli, Patrizia Caselli. Interprete di ben 94 film fra il 1954 e il 1968 alcuni dei quali memorabili: Arrivano i mostri, I cadetti di Guascogna, Due contro tutti, Walter e i magnifici tre ecc. Chiari aveva composto un indimenticabile duetto con Renato Rascel interpretando diversi spettacoli fra i quali il mitico La strana coppia di Simon. Fra la fine degli anni ’50 e gli anni ’60 ebbe inizio il suo nuovo boom televisivo: Vie del successo (1958), Alta pressione (1962), Canzonissima (un paio di edizioni). Chiari portò sul piccolo schermo sketch di una comicità non volgare, memorabile il suo “Sarchiapone”. Nel 1969 si sposò a Sidney con Alida Chelli dalla quale avrà il figlio Simone. Il 22 maggio 1970 fu il giorno più lungo della sua vita: arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti, rinchiuso a Regina Coeli e condannato a tre mesi di reclusione, su di lui calò un silenzio pietoso. Da quel momento la stampa parlò di lui solo per le sue disavventure giudiziarie ed affettive (nel 1972 si separò dalla Chelli) e non spese alcuna parola per sottolineare i suoi meriti artistici. Per un paio d’anni uscì di scena, nessun impresario gli offrì un contratto, ignorato da produttori e registi. A richiamarlo fu l’assessore del Comune di Milano Paolo Pillitteri (futuro sindaco di Milano) che gli offrì di partecipare ad uno spettacolo per Vacanze a Milano, il successo fu enorme e, poco dopo, tornò in televisione con L’appuntamento al fianco di Ornella Vanoni e in radio come protagonista di fortunati cicli di Gran varietà. Walter Chiari visse una seconda giovinezza artistica grazie a Renzo Villa che lo portò dapprima a Telealtomilanese (A mezzanotte va…) e quindi ad Antenna3 Lombardia (Ciao come stai?, Mezzogiorno di gioco). Continuò quindi a lavorare in teatro, all’inizio del mese di dicembre 1991 Chiari era tornato al Teatro Manzoni per applaudire il suo collega ed amico Gino Bramieri, pochi giorni dopo si sentì male e fu ricoverato all’Ospedale San Carlo per poi essere dimesso. Il 20 dicembre aveva in programma una cena con l’impresario teatrale Libero Zibelli, suo amico da anni, non vedendolo arrivare Zivelli chiamò la stanza 50 del residence Siloa di via Cesari, sua dimora milanese. Non avendo avuto risposta l’impresario sfondò la porta trovando il povero Walter esamine come Hami nel Finale di partita di Beckett da lui magistralmente interpretato con Renato Rascel. I funerali di Walter Chiari si svolsero presso la Chiesa di San Pietro in piazza Wagner, a due passi da quel teatro Nazionale dove l’attore amava esibirsi.

 

Annunci

Lascia un commento